Ambiente

Il mare di plastica scoperto nei Caraibi diventa sempre più vasto e soffoca la fauna locale

I rifiuti plastici si estendono per quasi cinque miglia e stanno seriamente compromettendo l’ecosistema

La leggenda narra che in epoca lontana il famoso pirata Henry Morgan utilizzasse Roatan come nascondiglio dei tesori razziati nel Mare dei Caraibi. Ma il mare di plastica da poco scoperto, purtroppo una leggenda non è.

Oggi, come testimoniano le immagini della fotografa Caroline Power, una delle più belle isole dell’area caraibica è sommersa dalla plastica.

Accanto a spiagge che mantengono tutto il loro fascino esotico, si trovano vere e proprie discariche a cielo aperto. Che non deturpano  semplicemente un paesaggio un tempo meraviglioso.

Un paradiso terrestre è stato completamente rovinato da un mare di plastica che si è accumulato per anni.

Il servizio fotografico mostra la realtà impietosa che sommerge Roatan e il mare dell’Honduras.

Un mare di plastica scoperto ai Caraibi
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Plastica, plastica e ancora plastica. Bottiglie di bibite, sacchetti di tutte le forme ed i colori. E ancora, spazzolini da denti, palloni, sino a carcasse di vecchie tv abbandonate.

L’aspetto drammatico è che pesci, tartarughe confondono questo mare di plastica con il cibo. In questo modo l’intero ecosistema dell’isola risulta seriamente compromesso.

L’inquinamento da plastica è un problema comune nei Paesi sviluppati e dovrebbe essere risolto con una migliore gestione dei rifiuti.

La plastica e un materiale molto economico che semplifica la vita delle persone sotto molti aspetti. In realtà con il suo utilizzo la vita sul pianeta viene lentamente rovinata.

Purtroppo tutti noi sappiamo queste cose, ma fatichiamo a cambiare uno stile di vita mordi e fuggi. Utilizziamo la plastica come elemento indispensabile delle nostre vite.

Invitato dall’equipe di fotografi che avevano realizzato questo reportage, nel 2017, Daniel Birnbaum – ceo di Sodastream, azienda leader nella gassificazione dell’acqua – rimase sconvolto.

«Non ci credevo. Mi sono detto: dobbiamo agire, se non lo faranno gli altri lo faremo noi»

Ha creato così un team di volontari, i Plastic Fighters, che si impegnano nel difficile compito di tentare di ripulire le coste di Roatan.

Questa iniziativa è divenuta una vera e propria task force che ha l’obiettivo di provare a salvare Roatan.

Oltre 150 dirigenti di azienda provenienti da 45 diversi Paesi, esperti ambientali di fama internazionali, e centinaia di ragazzi: tutti impegnati a ripulire le coste di questa meravigliosa isola.

La speranza è che il progetto sia un esempio e un monito per tutti noi!

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