Curiosità

Licenza media per l’ 86enne che sognava di studiare fin da bambino

La dimostrazione che i sogni non hanno età, e che dove non possono i mezzi, può la forza di volontà

Dove lo ha fermato prima la guerra e poi la necessità, non è riuscito il lockdown e la pandemia di Covid 19. Si, perché questo stupendo nonno di 86 anni il suo sogno nel cassetto lo ha raggiunto. Stiamo parlando della licenza di terza media!

Nicola Bellacicco, insieme ad altre due valide e caparbie signorine, ha tagliato un traguardo tanto voluto quanto importante. Ha sostenuto l’esame di terza media nonostante il Covid e le difficoltà di preparazione degli ultimi mesi.

Una bella storia che ci giunge da Bari e che insegna, nella sua semplicità, tante cose. Nicola, Domenica ed Imma sono persone cresciute in un epoca che ha conosciuto la guerra, la fame, la mancanza di mezzi.

Vite che, molto presto, hanno dovuto abbandonare i sogni di carriera o di normalità per contribuire, con il lavoro, al sostentamento della famiglia.

Volere inseguire quel traguardo, quella licenza di terza media, non è un vezzo. È la dimostrazione di un carattere e di una tempra oggi molto spesso scomparsi.

Un traguardo personale, di quelli che potrebbero far sorridere, ma che invece dimostrano coraggio e amor proprio.

Licenza media per un 86enne

Licenza media per tre splendidi nonni

Mercoledì 10 giugno, presso l’Istituto comprensivo Carano-Mazzini di Gioia del Colle questi splendidi nonni hanno sostenuto l’esame per ottenere la licenza di terza media.

“Studiare era una cosa che avevo dentro fin da quando ero bambino, ma quando avevo 9 anni, durante la terza elementare, racconta Nicola, la guerra mi costrinse a non andare più a scuola”.

Oggi questo baldo giovanotto di 86 anni si è preso la sua rivincita.

Con una una tesina sul Coronavirus, accompagnata da riflessioni e riferimenti alla peste de Ì Promessi Sposi, ha raggiunto la tanto agognata licenza di terza media.

“Ho iniziato questo percorso come un gioco, ma oggi che ho scoperto la gioia di imparare, dico che non è detto che finirà qui, magari continuerò a studiare”, ha detto invece una raggiante Domenica.

Che si è presentata con un lavoro sul boom economico del dopoguerra.

Infine Imma, la più giovane del trio con le sue 69 primavere, che ha portato un lavoro sul tema dell’immigrazione.

Amante di arte e di letture Imma ha confessato di aver mollato gli studi perché non si sentiva all’altezza, scoprendo in seguito il bisogno di terminali.

Così, mentre ricomincia il campionato di calcio e la movida riprende i suoi spazi, la scuola sembra la grande assente in questa Italia post lockdown.

A ricordarci il valore dello studio e dell’impegno personale ci hanno pensato allora nonno Nicola e le sue degne compagne di avventura! Fieri della loro licenza di terza media.

Un invito alla lettura: 

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