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Una donna di 74 anni denuncia i suoi 4 figli: “Mi hanno lasciata fuori casa e hanno cambiato la serratura”

Josefa Cala Caro è una donna di 74 anni che ha denunciato i suoi figli perché si sono appropriati di casa sua quando è stata costretta ad assentarsi per la sua salute

Una donna di 74 anni denuncia i suoi 4 figli che si sono appropriati della sua casa quando lei è stata costretta a causa delle sue condizioni ad assentarsi per giorni. Josefa Cala Caro si è ritrovata chiusa fuori casa, perché i suoi figli hanno cambiato la serratura della porta di casa sua. Quattro dei cinque figli di Josefa hanno approfittato del periodo in cui la donna ha subito un prolungato ricovero in ospedale, un anno fa, per cambiare la serratura.

Da allora la signora non ha più avuto la possibilità di mettere di nuovo piede nella sua abitazione. Malgrado gli appelli e le richieste di aiuto da parte della donna, il governo brasiliano non ha fatto nulla per lei. Ormai da mesi l’anziana si è ritrovata a subire una difficile situazione, che è diventata per lei alquanto umiliante. Dal momento che non ha ricevuto da parte dei figli alcun segnale di distensione ha deciso di chiedere giustizia.

Una donna di 74 anni

Così questa donna di 74 anni denuncia i suoi 4 figli, una decisione sofferta che ha preso per ricevere l’attenzione dovuta dal caso. Per fortuna, può contare sul sostegno di sua figlia minore ma anche di altri membri della famiglia. Ma l’iter della burocrazia è alquanto lento e Josefa attende ancora che sia fatta giustizia. Ma, con il passare del tempo, l’anziana si è ritrovata a dover fare i conti con un’amara realtà. In pratica le hanno sottratto ogni diritto fondamentale sulla propria casa. Inoltre mancano i presupposti che potrebbero permetterle di intraprendere un’azione legale e così assicurarsi il verdetto di un giudice.

Una donna di 74 anni

Tuttavia Josefa non si è arresa rendendo nota la sua esperienza. Con la sua testimonianza la donna spera di dare voce a tutte le persone che si trovano nella sua stessa situazione, perché è tutt’altro che un caso unico. La sua storia una volta diventata pubblica ha mobilitato la catena della solidarietà: si è lanciata una petizione su change.org con lo scopo di aiutarla a ritornare in possesso della sua casa.

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