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Un avvocato sente il figlio prendere in giro un ragazzo il cui padre svolge un lavoro umile e decide di dargli una lezione esemplare

La preziosa lezione di un padre al figlio bullo, che dopo il racconto del padre cambia condotta

Essere un modello per i propri figli non è semplice come testimoniato da questa vicenda: un avvocato sente il figlio prendere in giro un ragazzo per il lavoro umile che volge il padre e lo punisce in modo esemplare. Dopo aver sentito il figlio deridere un ragazzo perché era figlio di un uomo che lavora in un supermercato ha deciso di dargli una lezione. Questa la sua testimonianza: “Quando ho tenuto mio figlio tra le braccia per la prima volta, non avrei mai immaginato che avrei dovuto insegnargli alcune lezioni difficili sulla vita. Ho immaginato che sarebbe stato dolce, affettuoso e gentile. Avevo dimenticato che i bambini a volte possono essere crudeli e che il nostro compito di genitori è guidarli e modellare il loro carattere in modo che diventino persone buone e premurose”.

Dopo questa premessa ha raccontato: “Un pomeriggio, quando ho finito di lavorare presto, ho deciso di andare a prendere a scuola mio figlio di 12 anni e di passare un po’ di tempo con lui. Avevo appena terminato un estenuante progetto di 6 mesi e volevo trascorrere del tempo in famiglia. Parcheggiai la macchina e mi avviai verso i cancelli della scuola. Suonò la campanella e subito uscì una folla di bambini. Pochi minuti dopo, ho visto mio figlio, che era con alcuni amici e parlava con un altro ragazzino che non conoscevo.

Poi l’ho sentito dire: ‘Solo perché vai in questa scuola non significa che vali qualcosa! Sei un perdente proprio come tuo padre, l’imballatore del supermercato, e lo sarai sempre!’. Sono rimasto sbalordito. Le sue parole crudeli risuonarono nelle mie orecchie, risvegliando amari ricordi del mio passato. Ho fatto due passi avanti e ho gridato: ‘Samuel!’. Mio figlio si è girato, mi ha visto e ha sorriso. ‘Papà!’ urlò prima di correre verso di me. ‘Il progetto è finito? Hai vinto?’ chiese eccitato. Il suo viso sembrava felice e luminoso, mentre quello del compagno l’umiliato aveva le lacrime agli occhi”.

La preziosa lezione 2

Una lezione esemplare: un avvocato sente il figlio prendere in giro un ragazzo il cui padre

Il padre ha raccontato di aver rimproverato il figlio: “Cosa ti ho sentito dire a quel ragazzo, Samuel?”, ed il ragazzino rispose serio: “Ah, lui? Bah! Non è nessuno! È un tipo”. Incalzandolo il padre gli fece notare un’amara verità: “Oh. Ma è così intelligente e talentuoso che può studiare in questa scuola gratuitamente. Mentre io pago $ 50.000 all’anno per la tua frequenza”. Un commento che fece arrossire il ragazzino che balbettò: “S-sì… suppongo di sì”. Nel rimproverarlo pubblicamente l’uomo aggiunse poi: “E cosa gli stavi dicendo?”. Così suo figlio cerco di giustificarsi: “Gli stavo solo dicendo che lui… non lui mai… voglio dire. Suo padre è un venditore di generi alimentari, è un vero perdente, sai?”

“Un perdente? E perché è un perdente?” – gli chiese il padre notando la preoccupazione del figlio per come stesse andando la conversazione. “È solo un semplice imballatore! Non è nessuno, non è importante! Ovviamente non è abbastanza bravo per nient’altro!”. A quella replica del figlio il padre rispose: “Davvero, figliolo? È questo che credi veramente?”. “Sì, voglio dire… non è come te!” – rispose il ragazzo.

 

“Figliolo, forse devi imparare un po’ di più su di me” – disse l’uomo. Nel proseguire il suo racconto l’uomo ha spiegato di aver portato suo figlio Samuel nel quartiere in cui è cresciuto, mostrandogli anche la sua scuola. “Questo era tutto ciò che tuo nonno poteva permettersi” – disse a suo figlio. “Il nonno? Ma il nonno è l’uomo più intelligente che conosco. Sa tutto!” – rispese il ragazzo sorpreso.

La lezione del padre fa cambiare l’atteggiamento del figlio verso il suo compagno di scuola

“Lo sapevi che tuo nonno lavorava a raccogliere immondizia in un camion? Non ha mai avuto la possibilità di finire il liceo perché suo padre è morto. Ha dovuto aiutare sua madre a prendersi cura dei suoi fratelli e sorelle. Nessuno soffriva la fame, i suoi fratelli e sorelle più piccoli finirono le superiori e trovarono un buon lavoro. Così ha conosciuto tua nonna e poi sono nato io. Tuo nonno ha giurato che avrei avuto l’opportunità che lui non ha mai avuto. Mio padre lavorava 16 ore al giorno ed è riuscito a farmi entrare in una scuola privata e poi al college. E se oggi sono un uomo di successo, devo tutto a tuo nonno, sai?” – così l’uomo si è sfogato come mai prima con il figlio.

 “Wow, papà. Il nonno è stato fantastico”, ha rispose il figlio. “Sì, lo era, ed ero orgoglioso di lui. E vuoi sapere? Quando sono andato in quella scuola di lusso, alcuni dei miei compagni di classe mi hanno preso in giro. Chiamavano me e mio padre ‘spazzatura’ per via del lavoro che aveva. Pensi che sia giusto? Ma la cosa peggiore è che per un secondo mi sono vergognato di lui, dell’uomo incredibile che si è sacrificato per me. Non ho mai perdonato quei ragazzi e non mi sono mai perdonato per la vergogna che ho provato” – concluse l’uomo.

“Non è stata colpa tua, papà! Solo perché degli idioti…” – iniziò Samuel ma poi si fermò sorprendendosi. Così amaramente rendendosi conto di quello che aveva fatto con il suo compagno rispose: “Ho fatto la stessa cosa con Juan, vero, papà?”. Il padre allora gli fece notare che gli ha preso qualcosa che non potrà restituirgli. L’avvocato sente il figlio prendere in giro un compagno e con un esempio pratico gli fa capire una preziosa lezione.

“Papà, mi scuso, vado a fare ammenda…” – disse l’adolescente con le lacrime agli occhi. “Sì, lo farai, e per i prossimi sei fine settimana lavorerai come raccoglitore di generi alimentari. In questo modo imparerai com’è lavorare” – questa la punizione dell’avvocato. Samuel si è scusato con Juan e, sebbene non siano mai diventati amici, come ha fatto sapere il genitore, suo ​​figlio ha imparato a rispettarlo e gli altri hanno seguito il suo esempio. “Mio figlio ha capito che qualunque lavoro faccia un uomo per sfamare la sua famiglia ha dignità e valore, qualunque esso sia. E questa è una lezione che vale la pena imparare”.

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