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Sindrome della nonna schiava: anziani costretti a prendersi costantemente cura dei propri nipoti

L’aiuto dato dai propri nonni per i nipoti è fondamentale soprattutto in questo momento difficile della pandemia. È importante ricordare però, quando esso possa essere stressante e dare vita alla sindrome della nonna schiava.

La sindrome della nonna schiava molto spesso viene considerata semplicemente un classico aiuto dato nei confronti della propria famiglia. Nell’ultimo anno di pandemia causata dal Covid-19, abbiamo potuto notare quanto i nonni possano essere fondamentali all’interno di goni nucleo famigliare.

Le abitudini di vita sono completamente stravolte e per compensare alla mancanza dei genitori, sempre più spesso i bambini si ritrovato a dover restare con i propri nonni. Il “lavoro” che svolgono i nonni infatti, negli ultimi mesi si è rivelato fondamentale per riuscire a far fronte ad ogni emergenza che vede coinvolti i genitori.

Molto spesso i nonni sono una vera e propria ancora di salvezza per i genitori. Essi sommersi dal lavoro preferiscono affidare i propri figli alla presenza di un famigliare. Portare i nipoti al parco, farli giocare e riempirli di attenzione è un “lavoro” fatto con amore che può però, diventare faticoso e quasi obbligatorio.

Sindrome della nonna schiava

Sindrome della nonna schiava: Anziani costretti a prendersi costantemente cura dei nipoti

Molti nonni si sentono stressati e stanchi e reggere i ritmi frenetici dei propri nipoti non sempre è facile. Nonostante il loro malessere però, è difficili che ammettano la loro frustrazione. Questo li porta ad essere quasi dei veri e propri schiavi nei confronti dei figli e dei nipoti.

Alcuni sociologi hanno definito l’aiuto dato dagli anziani nei confronti dei propri nipoti come “nonni intensivi”. Stando ad alcune statistiche degli Stati Uniti, il 35% dei bambini della scuola elementare e 20% degli adolescenti vengono seguiti almeno una volta a settimana dai propri nonni.

Sindrome della nonna schiava

Il geriatra Carlos Enrique Alfaro Díaz ha così spiegato che: “Essere sovraccarichi di attività a cui non possono rinunciare, genera un senso di colpa. Esso diminuisce la loro autostima, aumenta la loro mancanza di concentrazione, può generare mal di testa, immagini di tristezza e abbattimento”.

Anche la sociologa Jennifer Utrata spiega quando questo fenomeno colpisca soprattutto le nonne della famiglia: “Molte nonne sono felici di farlo e pensano di poterlo fare. Ma all’improvviso si rendono conto che non praticano più sport o non vedono i loro amici”.

La maggior parte dei nonni e delle nonne si prendono così cura dei propri nipoti con amore e dedizione. Spesso però, potrebbero risentirne a causa del forte stress soprattutto in questo momento della pandemia.

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